Parte da Carpi "Smart District", il progetto per la digitalizzazione dei distretti industriali italiani.

12-04-2021
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Presentata presso la sede di Lapam Confartigianato l’iniziativa che ha l’obiettivo di accelerare il processo di trasformazione digitale.

A disposizione delle aziende del tessile e dell’abbigliamento le migliori soluzioni di connettività abbinate ai servizi innovativi di Noovle, Olivetti, Telsy e Sparkle.

Carpi, 12 aprile 2021

Parte da Carpi il progetto “Smart District” di TIM che ha l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale in oltre 140 distretti industriali e supportare la produttività del tessuto economico e industriale del Paese. Protagoniste della prima tappa di questo progetto innovativo le aziende del settore tessile e dell’abbigliamento che compongono la filiera produttiva della cittadina modenese. 

L’iniziativa riguardante le nuove opportunità di sviluppo offerte alle imprese del territorio, grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie, è stata presentata nel corso di un evento a cui hanno preso parte Roberto Cavicchioli Presidente di Lapam Confartigianato di Carpi, Roberto Vezzosi Ceo del Gruppo Seitel e Federico Rigoni Chief Revenue Officer di TIM. 

Oltre alle infrastrutture di rete – dalla fibra al 5G, dal Fixed Wireless Access (FWA) alla connettività satellitare – il Gruppo TIM, in linea con il piano strategico 2021-2023 ‘Beyond Connectivity’, mette a disposizione delle aziende del distretto di Carpi i migliori servizi di ultima generazione, indispensabili per promuoverne la competitività, avvalendosi delle competenze specializzate di Noovle per le soluzioni Cloud e di edge computing, Olivetti per l’Internet of Things, Telsy per la Cybersecurity e Sparkle per i servizi internazionali.

TIM punta così a far leva sulle proprie fabbriche di prodotto per coinvolgere direttamente l’intero ecosistema imprenditoriale dei distretti che, oltre alle aziende, comprende anche le Pubbliche amministrazioni e le Istituzioni locali. Cuore pulsante dell’economia italiana, gli oltre 140 distretti industriali censiti dall’Istat coprono più di 2.100 comuni italiani e rappresentano il 25% del sistema produttivo nazionale e il 65% della produzione manifatturiera.

“Siamo convinti che le telecomunicazioni e il settore digitale siano fondamentali per la ripartenza del Paese - dichiara Federico Rigoni, Chief Revenue Officer di TIM -. Il nostro obiettivo è rispondere concretamente ai bisogni e alle esigenze delle aziende trasformandole in opportunità di crescita per tutte le filiere produttive che rappresentano l’eccellenza italiana a livello mondiale. Con il progetto Smart District, che prende il via proprio da Carpi, il Gruppo TIM vuole accelerare la trasformazione digitale ed essere il motore dell’innovazione sul territorio: per questo mettiamo a disposizione dei distretti industriali tecnologie e competenze all’avanguardia in grado di assicurare uno sviluppo economico pienamente sostenibile”.

“Il distretto carpigiano - sottolinea Riccardo Cavicchioli, presidente Lapam Confartigianato Carpi - è un punto d’eccellenza a livello italiano e lo sta dimostrando anche nel delicato passaggio che stiamo vivendo. La capacità di rinnovarsi, la resilienza del tessuto diffuso di piccole e medie imprese del territorio, necessitano di infrastrutture, anche immateriali, all’altezza delle sfide. È per questo che siamo soddisfatti di questo investimento, che auspichiamo possa essere diffuso anche in altri territori della nostra provincia”.

"Come Partner di TIM abbiamo colto da subito le potenzialità e il valore del progetto Smart District e abbiamo cercato, coinvolgendo LAPAM, di favorirne la realizzazione in uno dei distretti industriali italiani più importanti, quale quello di Carpi - dichiara Roberto Vezzosi CEO di Seitel -. Cercheremo di facilitare il più possibile la diffusione dei contenuti digitali, combinati alle potenzialità delle nuove tecnologie, al fine di consentire alle imprese del distretto di migliorare il proprio livello competitivo sul mercato".

L’iniziativa di TIM riguarderà i principali distretti del ‘made in Italy’: dopo Carpi, sarà la volta del tessile di Ascoli Piceno, Barletta e Minervino Murge, del calzaturiero nel Fermano e dell’industria meccanica di Schio (Vicenza), Borgomanero (Novara) e Rivarolo Canavese (Torino). Obiettivo del progetto sarà raggiungere tutte le aree industriali del Paese affinché possano avvantaggiarsi di tutte le soluzioni tecnologiche più innovative: dall’automazione alla manutenzione da remoto dei propri macchinari, dalle soluzioni cloud alle tecnologie per la sicurezza con soluzioni di videosorveglianza, dalla gestione della logistica alle flotte aziendali. Saranno abilitate inoltre soluzioni di smart working, di gestione intelligente dei dati e l’adozione dell’intelligenza artificiale nei processi aziendali. 

Fonte: TIM