Governo dà via libera alla cessione della rete TIM a KKR

17-01-2024
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Via libera del Governo, ai fini del golden power, alla cessione della rete TIM. Lo ha comunicato prima dell’apertura di Borsa la stessa TIM. «Il provvedimento autorizzativo, con il quale il Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali nella sola forma delle prescrizioni - si legge nella nota - ha fatto propri gli impegni presentati nel corso del procedimento. Si tratta di impegni ritenuti dal Governo pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione».

In sostanza le prescrizioni di sicurezza seguono l’asset strategico che verrà scorporato in una società ad hoc, la Netco, che passerà dall’incumbent al consorzio guidato dal fondo Usa Kkr come stabilito dal contratto firmato il 6 Novembre, all’indomani della decisione del cda TIM di cedere la rete.

 

Il Tesoro parteciperà al capitale della Netco con il 20% e prerogative di governance che sono già state concordate tra le parti e che assegnano al socio pubblico di fatto una “minoranza qualificata”.

In dirittura d’arrivo è anche il fondo creato appositamente da F2i per rilevare un altro 10% della Netco, sottoscritto da Fondazioni bancarie e enti previdenziali.

Da parte sua, Palazzo Chigi ha sottolineato con una nota che l’operazione sta procedendo come da tabella di marcia, il closing è previsto entro l’estate. «Il via libera con prescrizioni da parte del Governo italiano alla vendita della rete TIM al fondo infrastrutturale statunitense Kkr rappresenta un ulteriore e fondamentale step nell’operazione di acquisizione di NetCo (società che detiene sostanzialmente tutte le infrastrutture di rete fissa di TIM), a tutela dell’interesse nazionale e a garanzia del controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione - si legge nella nota - Si prevede un ruolo del Governo nella definizione delle scelte strategiche, vengono assicurati tutti i presidi essenziali e garantita la supervisione allo Stato di tutti gli aspetti inerenti la sicurezza, la difesa e la strategicità della rete e dei relativi asset. La delibera del Consiglio dei ministri recepisce nelle prescrizioni gli impegni che le parti hanno assunto a cominciare dalla creazione dell’organizzazione di sicurezza, dalla nomina del preposto di cittadinanza italiana, dalla competenza esclusiva su tutte le questioni incidenti sugli asset strategici, dal mantenimento in Italia delle attività di ricerca e manutenzione, e dal monitoraggio».

«Si delinea quindi un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato. Un passo avanti importante nella definizione complessiva dell’operazione, che procede secondo le tempistiche annunciate».

 

L’operazione è ancora soggetta al vaglio delle autorità Antitrust. Oggi intanto si riunisce il comitato nomine di TIM in vista del consiglio di domani, chiamato a istruire la pratica per il rinnovo del cda alla prossima assemblea di bilancio, fissata il 23 Aprile. Possibile la riduzione del numero dei consiglieri nel nuovo board.